Realizzazione IDGM e Vuoto
Gli impianti dei gas medicinali compressi sono considerati dispositivi medici in accordo con la definizione contenuta nel D.L., Art. 1, comma 2.
Sulla base dell’Art. 9 del D.L. 46/97 e in base alle regole 9 e 11 dell’allegato IX del D.L. 46/97, gli impianti dei gas medicinali compressi sono classificati come: dispositivo medico di classe II b.
Gli impianti dei gas medicinali e Vuoto sono destinati ad essere utilizzati all’interno degli ospedali o delle strutture sanitarie per renderli facilmente disponibile ad un flusso costante e sicuro per garantire la corretta somministrazione ai pazienti dei gas medicinali.
La pressione può essere utilizzata collegando appositi innesti alle unità terminali (innesti gas specifico), provviste, di specifiche caratteristiche dimensionali, tali da evitare l’errore umano: cioè lo scambio involontario tra i gas.
La CAVALETTO SANITA' SRL durante la fase di progettazione tiene conto di quanto indicato nella norma UNI EN ISO 7396-1 riguardante gli impianti e del DM 18/09/2002 dei Vigili del fuoco riguardante la regola tecnica di prevenzione incendi.
La fase di progettazione non si limita al solo calcolo delle dimensioni dei tubi ed alla scelta dei componenti, ma serve anche per studiare l’andamento delle reti primarie e delle reti secondarie (reti ad anello, by-pass, ecc…), la disposizione delle valvole d’intercettazione, la disposizione degli indicatori acustici e visivi degli allarmi. La struttura ed il posizionamento della rete di distribuzione devono ridurre ad un livello accettabile il rischio di danni meccanici alla rete stessa.
Il guasto della rete è considerato un evento catastrofico e non una condizione di singolo guasto, e dovrebbe essere pertanto gestito secondo la procedura di emergenza.
In fase di progetto viene presa in considerazione la geometria delle tubazioni per evitare il danneggiamento meccanico, viene evitata la posizione in aree pericolose, nel caso di condotto sotterraneo vengono evitati accumuli di acqua, vengono evitati i contatti con agenti corrosivi, in conformità a quanto indicato nella norma UNI EN ISO 7396-1.
I principali componenti dell’impianto sono:
- Tubi di rame,
- Raccordi a brasare per il collegamento dei tubi tra di loro e ad altri componenti,
- Riduttori di secondo stadio
- Valvole d’intercettazione,
- Unità terminali,
- Sensori d’allarme (presso stati/vuotostati e trasduttori),
- Indicatori d’allarme di tipo sonoro e/o visivo.
DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Il processo produttivo consiste nella messa in opera delle reti di distribuzione (primarie o secondarie) in tubo di rame e nel loro collegamento a i componenti quali valvole d’intercettazione, riduttori di secondo stadio ed unità terminali. I Collaudi sia in fase di posa in opera che al termine della stessa consentendo di verificare che tutti i componenti sono stati installati correttamente. La messa in opera dei tubi di rame e di tutti gli altri componenti, utilizzati nell’impianto, viene effettuata secondo le modalità previste nelle Istruzioni Operative della CAVALETTO Sanità.
Operazioni di posa, staffatura, supporto, e giunzioni delle tubazioni sono eseguite in conformità a quando descritto nella norma 7396-1 dal punto 11. al punto 11.3
Il collaudo degli impianti prima della messa in servizio vengono effettuati secondo le modalità definite nella norma EN ISO 7396-1 al capitolo 12 utilizzando le attrezzature, gli strumenti e la modulistica collegata nelle stesse Istruzioni.
Le modalità di collaudo sono conformi a quanto indicato nella norma UNI EN ISO 7396-1 all. C.
Impianti gas medicali: tutti i nostri servizi
Galleria fotografica
I nostri numeri
intervento / 100km