Monitoraggio ambientale gas anestetici
INTRODUZIONE ALL’ANESTESIA
Nell’anestesia per via inalatoria si usano generalmente miscele di protossido d’azoto con ossigeno o miscele di protossido d’azoto con ossigeno e con composti alogenati volatili. L’anestetico alogenato, inizialmente è allo stato liquido, viene vaporizzato in un apparecchio termocompensato ove si miscela con una corrente gassosa, proveniente dall’impianto centralizzato (o bombole), costituita da circa il 40% d’ossigeno e dal 60% di protossido d’azoto. Le concentrazioni dell’alogenato variano dallo 0.5% al 2.5%.
Le cause dell’inquinamento da gas anestetici nelle sale operatorie possono essere diverse, ma spesso sono riconducibili:
- all’apparecchiatura d’erogazione (perdite da raccordi, scarsa efficienza dell’evacuazione o mancanza di questa);
- alle tecniche d’anestesia;
- alle condizioni di ventilazione spesso insufficienti a garantire un numero adeguato di ricambi d’aria.
I gas anestetici assorbiti per via inalatoria vengono eliminati dall’organismo umano, parte tramite le vie respiratorie e parte tramite i metabolici presenti nelle urine.
INDICI DI RIFERIMENTO USATI E LORO SIGNIFICATI
Allo scopo di valutare l’entità dell’inquinamento presente nei locali di lavoro, i valori delle concentrazioni ambientali sono confrontati ai valori indici di riferimento.
Tali indici di riferimento sono generalmente presi i T.L.V. (Threshold Limit Values – Valori Limite di Soglia), proposti dalla: American conference of governmental industrial hygienists ed adottati in molti contratti nazionali di lavoro.
Tali valori limite sono divisi in tre classi:
- T.L.V.-T.W.A. rappresentano le concentrazioni medie degli inquinanti, presenti nell’aria dell’ambiente lavorativo, alle quali si presume, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, che la quasi totalità dei lavoratori possa trovarsi giornalmente esposta senza risentire effetti genericamente nocivi. Tali limiti non escludono temporanee escursioni delle concentrazioni ambientali al di sopra del loro valore, purchè compensate da equivalenti escursioni al di sotto.
- T.L.V.-S.T.E.L. sono invece le concentrazioni che possono essere raggiunte dai vari inquinanti per un periodo massimo di 15 minuti, ma comunque per non più di 4 volte al giorno, e con un intervallo fra ognuna di loro di almeno 60 minuti.
- Per le sostanze ad effetto acuto, i relativi T.L.V.-T.W.A. non devono mai essere superati (non sono ammesse escursioni al di sopra di esse): in tal caso, essi vengono definiti valori limite T.L.V.-CEILING (Ceiling = tetto).
I valori limite hanno un carattere indicativo e non costituiscono quindi un confine netto tra concentrazione nociva ed innocua. Essi forniscono un criterio orientativo per ammettere od escludere l’esistenza di un rischio professionale e valutarne l’eventuale entità.
INDICI DI RIFERIMENTO USATI E LORO SIGNIFICATI
Al fine di avere misure dirette, che permettono di conoscere immediatamente i valori di concentrazione del N2O e dell’Alogenato, si ricorre all’impiego di analizzatori ambientali portatili.
La disponibilità di tali sistemi di misura può consentire il raggiungimento dei seguenti obbiettivi:
- l’immediata rilevazione di situazioni ambientali non accettabili:
- la più agevole ricerca delle sorgenti d’inquinamento,
- la documentazione in tempo reale dei livelli d’esposizione degli operatoti nei reparti chirurgici;
- la definizione dei cicli d’usura e degrado dei componenti più critici delle attrezzature, ai fini della predisposizione dei diagrammi di manutenzione preventiva;
- L’ottimizzazione degli interventi manutentivi sulle attrezzature anestesiologiche e sui dispositivi d’evacuazione dell’espirato e dell’eccesso di gas anestetico.
Lo strumento utilizzato è il seguente:
- Analizzatore Ambientale “SAPPHIRE” a spettrometro infrarosso per 4 gas in contemporanea:
Il controllo strumentale d’impianti ed apparecchiature elettromedicali avviene in modo coordinato con gli anestesisti e gli operatori presenti in sala, prima della seduta operatoria, viene effettuato il campionamento in continuo di tutti i gas anestetici in prossimità delle apparecchiature elettromedicali, delle bocchette d’erogazione del protossido d’azoto, dei vaporizzatori d’alogenato ed in prossimità delle eventuali bombole di protossido d’azoto, cioè in tutte quelle zone suscettibili di difetti di tenuta.
I valori riscontrati vengono elaborati per l’individuazione del TLV-TWA e quindi raffrontati al valore base predeterminato.
Questo tipo d’analisi ci permette di fare un attento controllo delle perdite. I punti più comuni di perdita sono:
- tubi di collegamento con l’impianto centralizzato,
- circuiti ad alta pressione del respiratore;
- connettori ad Y;
- cupole delle valvole non a tenuta;
- tubi del circuito montanti erroneamente o non integri;
- sistemi d’assorbimento;
- cestello della calce sodata;
- tubi del by-pass;
- valvole di sfogo;
- Riduttori di pressione su eventuali bombole posizionate sul carrello d’anestesia.
La misurazione del fondo e delle perdite viene effettuata mediante uno degli analizzatori sopra citati.
Monitoraggio ambientale: tutti i nostri servizi
- Prevenzione e controllo legionellosi in acqua e aria
- Controllo Microbico acqua
- Monitoraggio ambientale gas anestetici
- Controllo microclima ambienti di lavoro
- Contaminazione Microbica Aria e Superficie
- Determinazione Grado di illuminamento
- Determinazione del rumore
- Contaminazione particellare
- Ricambi d'aria e gradienti di pressione